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Valori Dell’Acqua In Acquario E Test Per Misurarli

Avere un’acqua sana nella propria vasca è sicuramente sinonimo di una corretta gestione e manutenzione di essa, e questo è possibile esclusivamente controllando periodicamente i valori dell’acqua in acquario.

L’acqua è l’elemento primario per la vita di tutti gli esseri viventi e nel caso dei pesci è quello nel quale essi vivono, quindi una logica conseguenza e “buona pratica” sarebbe controllare i questi valori in maniera costante.

So benissimo che l’acquariofilia, “per molti”, è una questione di punti di vista, i quali cambiano totalmente quando accade qualcosa di grave e molto spesso letale per i nostri amici pinnuti.

I corretti valori dell’acqua in acquario non solo solamente importanti per la salute di pesci, piante e di tutti gli abitanti della vasca, ma spesso sono molto indicativi sul corretto funzionamento di tutti i suoi elementi.

I valori fondamentali da tenere sotto controllo in acquario sono i seguenti:

  • Durezza dell’acqua (GH + KH)
  • PH
  • Nitriti (NO₂)
  • Nitrati (NO₃)
  • Elettroconducibilità (EC)

 

Naturalmente questi non sono gli unici valori che potremmo controllare, ma per raggiungere il nostro scopo, per il tipo di acquario e per non farla troppo lunga, farò a meni di parlare in maniera approfondita di ogni altro specifico elemento come:

  • Ossigeno (O₂)
  • Anidride carbonica (CO₂)
  • Fosfati (PO₄)
  • Calcio (Ca)
  • Magnesio (Mg)
  • Silicati (SiO₂)
  • Rame (CU)
  • Ferro (FE)
  • Potassio (K)
  • Salinità (presente anche in acqua dolce)
Valori acqua in Acquario.

Cosa troverai in questo articolo

Durezza dell’acqua in acquario d'acqua dolce

Quando si parla dei valori dell’acqua in acquario d’acqua dolce e non, la spiegazione di cosa sia la durezza dell’acqua è sempre molto complicata.

Molti trattano l’argomento come se la definizione di durezza dell’acqua cambiasse a seconda che si tratti di acqua per uso umano o per l’acquario, servendole come due cose totalmente diverse, e quindi traendo in inganno l’utente.

Di seguito cercherò di dare 2 spiegazioni diverse, una difficile e scientifica, ed una facile, in questo modo se con la prima non avrai capito niente, con la seconda capirai ancora meno.

Cos’è la durezza dell’acqua (spiegata difficile)

Quando si parla di durezza dell’acqua, solitamente si intende la durezza totale.

Per comprendere meglio cosa sia la durezza totale si dovrebbe capire innanzi tutto cosa siano la durezza temporanea e la durezza permanente.

  • Durezza temporanea: è dovuta a quei sali solubili (bicarbonati), che per ebollizione dell’acqua si trasformano in sali insolubili (carbonati) che precipitano:

 

Ca(HCO₃)₂(aq) ⟶ CaCO₃(s) + CO₂(g) + H₂O(l)

 

In questa reazione viene messo in evidenza come una molecola di bicarbonato di calcio dia origine, a causa del riscaldamento, ad una molecola di carbonato di calcio, una molecola di anidride carbonica, ed una molecola di acqua.

La durezza temporanea dell’acqua può essere determinata portandola all’ebollizione e lasciandola bollire per un certo intervallo di tempo, così che sulle pareti del recipiente si nota la formazione di un solido bianco costituito da CaCO₃ (derivante dalla reazione chimica sopra descritta) che può quindi essere filtrato e pesato. 

  • Durezza permanente: è dovuta a sali di calcio e magnesio che non si decompongono per riscaldamento, come i solfati, cloruri, solfato di calcio, cloruro di calcio. 

La durezza permanente deve essere determinata con analisi specifiche che prevedono l’utilizzo di reagenti aventi una elevata affinità con gli ioni calcio e magnesio.

  • Durezza totale: è la somma della durezza temporanea e di quella permanente.

Cos’è la durezza dell’acqua in acquario (spiegata facile)

O almeno spero

La durezza dell’acqua in acquario viene calcolata sommando la durezza totale (GH) e la durezza carbonatica (KH).

Valori GH in acquario

Il GH è l’unità di misura usata per calcolare la durezza totale dell’acqua, ed equivale alla somma di tutti i metalli alcalino-terrosi come gli ioni di calcio e magnesio.

Questa unità di misura è soprattutto utilizzata in acquariofilia ed è espressa in gradi tedeschi °dH, (da Grad deutsche Härte).

GH è l’acronimo della parola Gesamthärte, infatti nella lingua tedesca, Gesamt vuol dire “Totale” ed härte, “Durezza”.

1° dH = quantità di sali equivalenti a 10 mg/l di ossido di calcio 

La durezza dell’acqua ad uso abitativo, in Italia, viene espressa in gradi francesi, e viene indicata con °f (da non confondere con °F dei gradi Fahrenheit), dove un grado rappresenta 10 mg/l di carbonato di calcio

L’acqua ad uso abitativo viene classificata in base alla sua durezza, secondo i seguenti valori:

  • fino a 4 °f: molto dolci
  • da 4 °f a 8 °f: dolci
  • da 8 °f a 12 °f: medio-dure
  • da 12 °f a 18 °f: discretamente dure
  • da 18 °f a 30 °f: dure
  • oltre 30 °f: molto dure.

 

Possiamo trasformare i gradi francesi (°f) in gradi tedeschi (°dH) e viceversa, tenendo presente che:

(1 °dH = 1,79 °f)

(1 °f = 0,56 °dH)

Valori KH in acquario

Il KH è l’unità di misura utilizzata per calcolare la durezza carbonatica dell’acqua.

Detta anche durezza temporanea o alcalinità, questa grandezza di misura, rappresenta la somma totale di tutti i carbonati e gli idrogenocarbonati presenti in essa.

KH è l’acronimo della parola Karbonathärte, infatti nella lingua tedesca, Karbonat vuol dire “Carbonatica” ed härte, “Durezza”.

La durezza carbonatica è solitamente espressa in dKH.

1 dKH = a 17,848 mg / l (ppm) di Carbonato di calcio

In acquariofiliail KH è un fattore indicativo per la stabilità del PH.

Generalmente i valori del KH in acquario non devono devono essere <1, in quanto per la maggior parte dei pesci tropicali, questo ha i suoi livelli ottimali da 1 a 3 dKH.

In biotopi particolari, come quello dei laghi Malawi e Tanganica, i valori possono arrivare anche a 20 dKH e 8 PH.

In Acquariofilia, il valore del KH è molto importante, perché da esso dipende la stabilizzazione del PH, e cioè dell’acidità o basicità dell’acqua.

Se il KH è troppo basso o troppo alto, anche il PH potrebbe variare creando scompensi anche gravi.

Come modificare i valori del KH in acquario

Per modifiare i valori del KH in acquario è possibile avere più soluzioni a seconda di ciò che si intende fare.

Per abbassare il KH, le soluzioni migliori sono:

  1. Aggiungere acqua osmotica durante i rabocchi o i cambi d’acqua.
  2. Aggiungere della torba, tenendo presente che oltre ad abbassare il KH andrà ad abbassare gradualmente anche il PH.

L’acqua trattata con osmosi inversa ha valori di GH e KH uguali a zero ( o molto vicini allo zero), quindi questa è una soluzione estremamente funzionale alle nostre esigenze.

Al contrario, se si intende aumentare i valori del KH, possiamo utilizzare vari metodi:

  1. Aggiungere o acqua del rubinetto, lasciata prima decantare per eliminare il cloro.
  2. Aggiungere appositi sali, facilmente reperibili in commencio, che aggiunti all’acqua osmotica ne aumentano il KH in base alle percentuali stabilite.
  3. Inserire Rocce calcaree in acqua, ma senza esagerare.

Valori PH in acquario

Valori di PH in acquario

Il PH è la grandezza fisica che misura l’acidità e la basicità dell’acqua, infatti più l’acqua è acida e più il valore sarà basso, mentre al contrario, più l’acqua è basica e più questo valore sarà alto.

Quindi l’acqua si può definire:

  • Acida se il PH è <7
  • Neutra se il PH è =7
  • Basica se il PH è >7

Il valore di PH raccomandato in un classico acquario tropicale di comunità, solitamente va da 6,5 a 7,5, mentre in particolari biotopi che riproducono gli ambienti acquatici dei grandi laghi Africani come Tanganica e Malawi, questo valore può andare dai 7,5 fino ai 9,0.

Naturalmente consiglio di inserire all’interno di un acquario solamente specie di pesci che sopportano più o meno gli stessi valori.

 

ATTENZIONE

Valori di PH eccessivamente sballati in acquario, porterebbero la vasca a non poter garantire le condizioni ideali per la vita delle specie che lo abitano e quindi provocarne la morte.

In una situazione di questo tipo, anche la flora batterica potrebbe diminuire drasticamente o cessare la propria attività, rendendo inutile anche l’attività di filtraggio.

Come modificare i valori del PH in acquario

Per modificare i valori del PH in acquario, il consiglio migliore che posso dare è sicuramente di basarsi molto sull’effetto tampone del KH, in quanto diretto responsabile dell’alcalinità dell’acqua.

Una corretta gestione del KH influirà direttamente ed in maniera positiva sul PH.

Valori Nitriti (NO₂) in acquario

L’eccesso di sostanze di scarto dei pesci, le foglie marce ed altri elementi che sporcano l’acqua, sono la causa dell’aumento di ammoniaca (NO₃) ed ammonio (NH₄⁺) in acquario.

I Nitriti sono il risultato della trasformazione dell’ammoniaca  ed ammonio da parte dei batteri Nitrosomonas.

Il valore dei Nitriti una vasca deve essere il più possibile vicino allo 0 mg/l, infatti già con un valore di 0,5 mg/l si corre il rischio di morte dei pesci.

L’eccesso di Nitriti può dipendere da vari fattori come:

  • Filtro sottodimensionato o sporco
  • Sovraffollamento della vasca
  • Eccesso di cibo che causa l’eccesso di scarti organici dei pesci
  • Carenza di cambi d’acqua

 

 Naturalmente un valore alto di Nitriti è assolutamente normale in un acquario in maturazione, che avrà il suo picco verso il ventunesimo giorno.

Valori Nitrati (NO₃) in acquario

I Nitrati sono il risultato della trasformazione dei Nitriti da parte dei batteri Nitrobacter.

Questi sono all’ultimo stadio del ciclo dell’azoto e di conseguenza, dato che non vengono più elaborati, rimangono in acqua.

Il valore dei Nitrati in acquario, deve restare tra i 5 ed i 20 mg/l, oltre il quale potremo avere problemi come insorgenza e proliferazione di alghe, o in casi di livelli ancora più alti, indebolimento del sistema immunitario dei pesci, con la conseguente e probabile morte.

Tra le cause che determinano un eccesso di Nitrati abbiamo ancora una volta:

  • Filtro sottodimensionato o sporco
  • Sovraffollamento della vasca
  • Eccesso di cibo che causa l’eccesso di scarti organici dei pesci
  • Carenza di cambi d’acqua

 

Un aiuto per l’assorbimento di Nitrati potrebbe arrivare dalle piante e soprattutto da quelle a crescita rapida.

Dico che l’aiuto “potrebbe arrivare”, perché è stato dimostrato che una grande maggioranza di piante acquatiche preferiscono l’Ammonio al Nitrato.

Valori Elettroconducibilità (EC) in acquario

L’Elettroconducibilità o Conduttività elettrica, è una misura che evidenzia la presenza di sali minerali in un liquido (e non solo), nel nostro caso, in acqua.

Questi sali minerali favoriscono il passaggio della corrente elettrica attraverso il liquido, quindi maggiore sarà la presenza dei sali minerali all’interno di esso, e maggiore sarà la conduttività elettrica che possiederà.

L’elettroconducibilità dell’acqua di una rete idrica cittadina, nel caso volessimo usare acqua del rubinetto in acquario, viene misurata in micro-siemens per centimetro (µScm-1), e la misurazione, per essere attendibile, deve essere fatta ad una temperatura di 20°C.

L’acqua distillata o osmotica, hanno bassissime quantità di sali, quindi in caso si volesse aumentare la loro EC, l’acqua del rubinetto di casa, nelle giuste quantità, è perfetta.

I valori dell elettroconducibilità in un acquario, devono essere impostati da noi a seconda delle esigense delle specie di pesci e di piante che abbiamo al suo interno, quindi attenzione ad informarsi.

Test per Valori dell’acqua in acquario

Per controllare i valori dell’acqua un acquario, possiamo ricorrere all’utilizzo vidi varie tipologie di Test, che possono essere più o meno affidabili a seconda del tipo che si intende usare.

Tra i test più comuni in commercio abbiamo:

  • Striscette
  • Reagente
  • PH-metro
  • Conduttivimetro

Test con striscette

Il metodo più comune tra gli acquariofili, per misurare i valori dell’acqua in acquario, è sicuramente il test con le striscette.

Dico che è il più utilizzato dai neofiti perchè è il più semplice da utilizzare.

Questo test consiste nell’inserire una striscetta costituita da porzione nell’acqua per qualche secondo, ed una volta estratta, ed aver aspettato per qualche altro secondo, questa restituisce i risultati sotto forma di quadratini colorati.

Confrontando la striscetta con una tabella in scala cromatica (solitamente posizionata sul loro contenitore), si possono verificare se i valori dell’acqua rientrano nei parametri di sicurezza.

Questo tipo di test riesce a misurare fino a 6 valori contemporaneamente come:

  • PH
  • KH
  • GH
  • NO₂
  • NO₃
  • CI₂

 

Se pur utilizzatissimo, questo tipo di test non è precisissimo a causa di vari fattori con il quale la striscetta deve fare i conti, come la temperatura, l’umidità, le stesse gocce d’acqua che a volte scivolano su più quadratini, mescolandone i reagenti e quindi compromettendone l’attendibilità.

Nonostante tutto, i valori sono abbastanza attendibili e poi le striscette sono economiche.

Test a reagente

Un’altro metodo per testare i valori dell’acqua in acquario è il Test a reagente.

Questo test consiste nel versare qualche goccia di reagente in una quantità d’acqua prestabilita.

A reazione avvenuta l’acqua si colorerà, ed una volta confrontato il colore ottenuto con quello più somigliante della scala cromatica, saremo sicuri del valore dell’acqua.

Questo tipo di test è molto più preciso di quello a striscette perchè ogni flaconcino è specifico per un solo tipo di valore (es. PH, KH, GH, ecc. ecc.).

In commercio ci sono test per tutti i tipi di valori che si intende misurare, infatti oltre ai sei classici misurabili anche con le striscette, è possibile reperire test per misurare anche:

  • Ammoniaca
  • Ferro
  • Potassio
  • Anidride carbonica
  • Ossigeno

 

Il test a reagente costa un po’ di più, ma ne vale assolutamente la pena.

PH-metro

Questo strumento permette di misurare il valore del PH dell’acqua semplicemente inserendolo all’interno di essa ed aspettando che il display restituisca il valore esatto.

Questo strumento è molto preciso e sostanzialmente fa quello che dovrebbe fare un test a reagente per PH, solo in maniera elettronica.

Conduttivimetro o misuratore EC

Il conduttivimetro o misuratore EC, misura la conduttività elettrica, cioè la capacità di un liquido di condurre elettricità, solamente facendolo entrare a contatto con il liquido stesso.

Grazie ai valori restituiti dal misuratore di EC quindi, ci è consentito capire la quantità di sali minerali disciolti nel liquido.

Molto semplice da utilizzare ed abbastanza economico.

Conclusioni

Abbiamo visto quali sono i valori dell’acqua in acquario, quali di essi sonoi più importanti e come sia possibili modificarli o far sì di evitare squilibri in vasca.

Voglio aggiungere che la corretta gestione di tali valori, sarà una base solida sulla quale potrà prosperare un acquario senza problemi di alcun tipo.

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